Si è tenuto lo scorso 12 Dicembre, presso l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) il Workshop “Ambassador Platform Italy for ARTES Appllication”, organizzato da ASI e dal Consorzio di Ricerca Hypatia in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA).
Il workshop – che promuove l’applicazione delle tecnologie spaziali – ha visto tra gli altri, al centro della scena, il progetto SIMONA (Satellite Assets Integration for Maritime Situation Awareness),
co-finanziato dall’ESA e sviluppato da un consorzio di cinque aziende italiane: Calearo, Engineering, Nais, nesea e Techsema.
Un progetto altamente innovativo in un settore delicato e strategico.
Un momento della presentazione del progetto SIMONA
Il progetto SIMONA nasce dall’idea di integrare i dati satellitari e di rilevamento terrestre al fine di migliorare i servizi di Situation Awareness a disposizione della Guardia Costiera e della Marina Italiana su un’ampia area del Mediterraneo. Il progetto, sviluppato a partire dal 2014, ha effetti positivi anche per il settore privato, come nel caso delle navi mercantili, e nel settore turistico nel supporto alle imbarcazioni da diporto.
Il progetto SIMONA ha il suo punto di forza nel’integrazione di dati eterogenei provenienti da satelliti per il telerilevamento (Cosmo, SkyMed, Landsat, WorldView), satelliti per la telecomunicazione (Orbcomm, Iridium) e sistemi di navigazione (GPS, EGNOS).
Un progetto di grande importanza, soprattutto se si considera il contesto dei flussi migratori nelle acque del Mediterraneo.
Il ricorso a più fonti di informazioni e canali di comunicazione permette a SIMONA di offrire servizi di:
La capacità del progetto SIMONA di fornire informazioni dettagliate offre nuove opportunità sia alle autorità (marittime e costiere) sia ai privati.
Alle autorità (es. Marina Italiana e Guardia Costiera) SIMONA offre la possibilità di individuare ed identificare prima e meglio imbarcazioni non collaborative (distinguendole da semplici imbarcazioni private), di migliorare le operazioni di recupero in mare, di intercettare facilmente attività di edificazione abusiva sulla costa.
Alle compagnie di trasporto privato, SIMONA assicura di scegliere la rotta più sicura, sia sul piano oceanografico che meteorologico, e di identificare potenziali rischi presso porti remoti.
Alle compagnie di assicurazioni, SIMONA permette di ridurre il rischio per i clienti, di accedere a statistiche più dettagliate, di analizzare il rischio per poter definire meglio la propria offerta.
Per nesea, il progetto SIMONA è una delle sfide più appassionanti e gratificanti: un’occasione unica di trasformare il mondo con la forza dell’innovazione tecnologica.
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